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Test prenatale non invasivo Aurora a Roma



Il test prenatale Aurora è un esame totalmente sicuro per la mamma e per il bambino e non invasivo. Consiste nell'analisi dei frammenti di DNA fetale presenti nel campione di sangue materno, che viene raccolto con un semplice prelievo. Il test può essere effettuato a partire dalla decima settimana di gravidanza e serve ad identificare le più frequenti aneuploidie cromosomiche nel feto, responsabili per esempio della Sindrome di Down e di altre trisomie e microdelezioni. Inoltre, effettuando il test prenatale Aurora è possibile scoprire il sesso del nascituro.


Test prenatale Aurora: perché effettuarlo?
Il test prenatale Aurora offre grandi vantaggi rispetto a test prenatali alternativi ed è possibile richiederlo presso il Poliambulatorio Arché di Roma.



Test prenatale Aurora - Centro from Sorgente staminali on Vimeo.


Il test Aurora è un esame:
Precoce: può essere effettuato a partire dalla decima settimana di gravidanza;
Affidabile: ha un'attendibilità superiore al 99,9% per le principali trisomie;
Sicuro: è un esame non invasivo e quindi non presenta alcun rischio di aborto, al contrario dei test invasivi.
Inoltre, è molto sicuro sia per la salute della mamma che per quella del bambino;
Veloce: i risultati del test sono disponibili in 5-7 giorni lavorativi.

Durante la gravidanza i futuri genitori si pongono una serie di domande molto importanti riguardo la salute del loro bambino. I test prenatali, che si possono effettuare fin dalle prime settimane di gestazione, possono dare le risposte necessarie. I test si dividono in test di screening prenatali non invasivi e test di diagnosi prenatale invasivi. Il test di screening prenatale Aurora a Roma, proposto dal Poliambulatorio Arché, è un esame non invasivo, basato sull'analisi del DNA fetale. L'esame è completamente innocuo sia per la mamma che per il bambino. Aurora consente di rilevare l'eventuale presenza di anomalie cromosomiche (aneuploidie) del feto, tra cui le trisomie e le microdelezioni, con un livello di affidabilità superiore al 99,9%. Il test consiste nel prelievo di un campione di sangue materno in cui sono presenti frammenti di DNA fetale. L'analisi genetica tramite sequenziamento di ultima generazione di questi frammenti consente di rilevare l'eventuale presenza di alterazioni nell'assetto cromosomico del bambino. Esistono altri test non invasivi, come il bi-test e la translucenza nucale, ma la loro percentuale di affidabilità è minore e raggiunge solo l'85%. Gli esami di diagnosi prenatale, invece, sono invasivi e di conseguenza espongono la mamma ad un rischio di aborto. I risultati sono di tipo diagnostico. I più diffusi sono l'amniocentesi e la villocentesi, che si basano sul prelievo di un campione di liquido amniotico o di villi coriali dal ventre materno. Perché, quindi, effettuare il test prenatale Aurora? È un esame non invasivo e totalmente sicuro per mamma e bambino. Può essere effettuato a partire dalla decima settimana di gravidanza, con un'attendibilità davvero molto elevata.
Per ulteriori informazioni: www.testprenataleaurora.it


Conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale

Le cellule staminali sono un importante strumento terapeutico a disposizione della medicina. Per capire realmente da cosa deriva la loro grande utilità è importante sapere cosa sono. Le staminali sono cellule:
- Indifferenziate;
- Capaci di auto rinnovarsi, ovvero di originare altre cellule staminali replicandosi;
- In grado di generare tutte le cellule di un individuo adulto.

Le cellule staminali sono presenti in ogni organo, compreso il cordone ombelicale. Le staminali cordonali sono molto interessanti dal punto di vista medico per le loro proprietà immunologiche e rigenerative (2) e a confermare le loro capacità terapeutiche sono diversi studi. Le cellule staminali del cordone ombelicali sono molto efficaci nel trattamento di più di 80 malattie, tra cui forme leucemiche e linfomi, e questa efficacia è stata riconosciuta dal Ministero della Salute (3). Ad oggi sono stati effettuati oltre 35 mila trapianti usando le cellule staminali del cordone ombelicale (4).

Le staminali cordonali possono essere raccolte solo ed esclusivamente al momento della nascita del bambino e possono essere conservate per un eventuale utilizzo futuro.

La normativa italiana consente alle famiglie di donare il sangue cordonale a banche pubbliche oppure di conservarlo privatamente. Le famiglie che scelgono la donazione del sangue cordonale alle banche pubbliche perdono totalmente la proprietà del campione, che viene conservato e messo a disposizione della comunità. Coloro che scelgono la conservazione privata del sangue del cordone ombelicale, invece, mantengono il possesso del campione, che è subito disponibile in caso di necessità terapeutica. Il campione conservato può essere usato in un trapianto autologo, in cui donatore e ricevente sono la stessa persona, o in un trapianto allogenico, in cui donatore e ricevente sono due persone diverse o imparentate. Le banche per la conservazione non sono tutte uguali (clicca qui). Sorgente, società biotecnologica italiana, è leader in qualità in Europa nella raccolta e crioconservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale.

Scopri come conservare il sangue del cordone ombelicale from Sorgente staminali on Vimeo.

La qualità di Sorgente è dimostrata da:
- Esperienza
la prima banca nata in Europa (1997)
- Garanzia del riutilizzo
un trapianto ogni 3.300 campioni conservati, 90% di rilasci andati a buon fine con campioni conservati nel nostro laboratorio - leader in Europa
- Tutela legale
Contratto di diritto italiano e conservazione garantita
- Certificazioni internazionali
JACIE, AABB, HTA e ISO
-Durata
a scelta, fino a 50 anni


Sorgente, inoltre, offre: 365 giorni l'anno di servizio attivo, consulenti specifici per assistenza domiciliare su richiesta, eventuale conservazione del sangue raccolto in due sacche separate (in funzione del volume raccolto), diritto di recesso se il campione non è idoneo alla conservazione.

Per ulteriori informazioni: www.sorgente.com

Riferimenti
1. Thomson, J.A., et al., Embryonic stem cell lines derived from human blastocysts. Science, 1998. 282(5391): p. 1145-7.
2. Francese, R. and P. Fiorina, Immunological and regenerative properties of cord blood stem cells. Clin Immunol, 2010. 136(3): p. 309-22.
3. Decreto Ministeriale 18 Novembre 2009: Disposizione in materia di conservazione di cellule staminali del sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato.
4. Munoz, J., Shah, N., Rezvani, K., et al. (2014). Concise review: umbilical cord blood transplantation: past, present, and future. Stem Cells Transl Med; 3 (12): 1435-1445.
5. Jiang, X.X., et al., Human mesenchymal stem cells inhibit differentiation and function of monocyte-derived dendritic cells. Blood, 2005. 105(10): p. 4120-6.
6. Spaggiari, G.M., et al., MSCs inhibit monocyte-derived DC maturation and function by selectively interfering with the generation of immature DCs: central role of MSC-derived prostaglandin E2. Blood, 2009. 113(26): p. 6576-83.

Il test Sorgente BRCA per valutare l’ereditarietà del tumore al seno e del tumore alle ovaie

Il test Sorgente BRCA, test genetico per scoprire la predisposizione al tumore al seno e all’ovaio, può essere richiesto presso il Poliambulatorio Arché di Roma, che si è affidato a Sorgente Genetica. La prima causa di morte per malattia oncologica tra le donne è il tumore al seno1. La diagnosi precoce è importante perché può garantire una maggiore possibilità di sopravvivenza. Per le donne a cui viene diagnosticato precocemente un tumore al seno, e che vengono sottoposte a terapie, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni è del 98%2. Tutte le donne che desiderano scoprire se hanno una predisposizione genetica al tumore alla mammella o alle ovaie possono sottoporsi al test Sorgente BRCA, test genetico di ultima generazione per la rilevazione delle mutazioni ai geni BRCA1 e BRCA2, geni associati all'insorgenza di alcune tipologie di tumore al seno o alle ovaie. Sorgente BRCA è un test consigliato a tutte le donne, soprattutto a coloro che hanno familiarità con queste malattie oncologiche. Le donne con mutazioni ai geni BRCA hanno una probabilità maggiore di insorgenza del tumore al seno o di tumore alle ovaie. Le donne con mutazione al gene BRCA1 hanno fino all'80% di possibilità di sviluppare il tumore al seno e il 40% di possibilità di sviluppare il tumore alle ovaie3-6.



Scoprire l'eventuale predisposizione genetica a questo tipo di tumori è molto importante perché consente di intraprendere subito dei percorsi di screening mirati ed efficaci. Scoprire se si hanno delle mutazioni ai geni BRCA1 o BRCA2 non significa che il tumore al seno o all'ovaio è già presente, ma consente di intraprendere strategie di prevenzione per individuare l'eventuale insorgenza del tumore.
Per effettuare il test Sorgente BRCA bastano poche gocce di sangue che vengono analizzate tramite il sequenziamento dell'intero genoma umano con tecniche di ultima generazione (NGS). L'esame ha una sensibilità del 99,9% nella rilevazione delle mutazioni ai geni BRCA1 e BRCA2. Il test Sorgente BRCA può essere richiesto presso il Poliambulatorio Arché di Roma, che ha deciso di affidarsi a Sorgente Genetica, società leader di qualità dei servizi della salute. Fonti:

1. I numeri del cancro 2015 – pubblicazione a cura di Aiom, Ccm e Artum
2. airc.it
3. Ferla R. et al. (2007). Founder mutations in BRCA1 and BRCA2 genes. Annals of Oncology. 18; (Supplement 6):vi93-vi98
4. Chen S. et al. (2007). Meta-analysis of BRCA1 and BRCA2 penetrance. Clin Oncol. 25(11):1 329-1 333
5. Ford D. et al. (1 998). Genetic heterogeneity and penetrance analysis of the BRCA1 and BRCA2 genes in breast cancer families. The Breast Cancer Linkage Consortium. Am J Hum Genet. 62(3):676-689
6. Mahoney-Shannon K. and Chittenden A. (201 2). Genetic testing by cancer site: breast. The Can Journal. 18(4):31 0-31 9